Info

Di fronte a controparti omogenee e super-organizzate, il mondo animal-ambientalista urbano e le forze della speculazione a spese dello spazio e delle risorse agro-silvo-pastorali, il fronte rurale è stato capace di contrapporre solo le sue debolezze, le divisioni interne, la subalternità alle culture urbane, l’incapacità di esprimere capacità di analisi, di visione. Vi sono alla base di tutto ciò dei fenomeni storici che hanno segnato l’inferiorità del mondo rurale. Ma oggi, quando potrebbe sembrare che esso è vicino alla definitiva scomparsa, ci si accorge che esso è portatore di valori, risorse preziose per tutta la società e che quella per la ruralità è rutto tranne una causa di retroguardia.

La nostra storia

Il percorso che ha portato ad aggregare persone provenienti da diverse regioni, condizioni sociali, percorsi lavorativi, politici è stato tortuoso. Le esperienze pregresse comprendono storie di difesa dei produttori agricoli, delle cacce tradizionali, delle razze di animali di interesse agricolo in via di estinzione, di prodotti storici minacciati di snaturamento. Comprendono lotte contro le pale eoliche sui versanti appenninici e contro le centrali a biomasse, iniziative contro la proliferazione dei grandi predatori che minacciano non solo allevatori e pastori ma anche la vivibilità dei centri rurali dove il lupo entra nei cortili me nei giardini predando impunito animali da cortile, cani e gatti. In un elenco non esaustivo possiamo citare esperienze quali “ruralpini”, “radici in appennino”, “comitato salvaguardia allevatori VCO”, “salvaguardia rurale veneta”, “pro segugio”, “associazione produttori ovicaprini sondrio”, “cospa abruzzo”, “terre nostre no biomasse”, “comitati no lupi valtellina e valchiavenna”.

Il nucleo iniziale dell’Associazione (che terrà la prima assemblea ordinaria entro giugno 2024) è così composto:

Presidente: Michele Corti, vice-presidente Dino Rossi (rappresentante Abruzzo), segretario Gian Carlo Bosio (Bergamo), Mario Pighetti (rappresentante Lombardia), Mauro Deidier (rappresentante Piemonte), Enrico Beltramini (rappresentante Veneto), Mauro Ugolini (rappresentante Toscana), Vincenzo Vauro (Rappresentante Calabria), nel direttivo provvisorio vi sono anche Lina Leu e Pamela Napoli del Comitato Salvaguardia allevatori VCO), Giovanni Schiappa (Abruzzo).

Unità rurale

favorire il confronto e la collaborazione tra tutti gli attori e i fruitori del mondo rurale: coltivatori, allevatori, pastori in condizione professionale o “amatoriale”, operatori boschivi, cacciatori, pescatori, raccoglitori di tartufi, funghi, piccoli frutti, lumache, erbe officinali e commestibili, piccoli operatori turistici e commerciali, residenti permanenti e temporanei in ambiti rurali e suburbani, fruitori a vario titolo (sportivo, ricreativo, turistico, culturale, gastronomico) dello spazio rurale; promuovere; la formazione strutture consultive legittimate ad esprimere gli interessi degli attori rurali nei confronti delle istituzioni;

I terreni privilegiati di un’azione propositiva

promuovere la difesa degli usi civici e la valorizzazione dei patrimoni pubblici agrosilvopastorali a vantaggio delle categorie rurali locali segnalando e contrastando ogni forma di speculazione; le iniziative di rivitalizzazione dei piccoli centri mediante gli strumenti dell’esenzione fiscale, della semplificazione burocratica, dell’alleggerimento degli adempimenti, della pluriattività, dell’equiparazione di piccole attività di servizio e commercio nei centri di minori dimensioni (in assenza di dipendenti) a quelle svolte nell’ambito della famiglia ai fini fiscali, igienico-sanitari, delle norme edilizie; il riconoscimento dell’utilità sociale e ambientale delle attività di coltivazione e allevamento su piccola scala e amatoriali e rimuovere le discriminazioni a loro danno nell’accesso ad alcuni contributi e ristori (danni da fauna selvatica); sviluppare attività educative, divulgative didattiche rivolte alle scuole, ai giovani, agli adulti, alle comunità; stabilire rapporti di collaborazione con altre associazioni, organizzazioni e comitati di ispirazione rurale operanti sul territorio nazionale e con le altre organizzazioni europee per sviluppare un adeguato movimento rurale; operare la diffusione di notizie di attualità inerenti alle problematiche della vita rurale.

Azione informativa ed educativa

diffondere la conoscenza dell’importanza a fini ambientali e sociali del presidio umano dei territori di montagna e delle aree interne e del mantenimento delle attività e della vita rurale negli ambiti suburbani; una cultura ambientale non ideologica che tenga conto della coevoluzione storica tra società e culture umane ed elementi dell’ambiente naturale; della storia del rapporto ineguale tra società urbana e società rurale come radice dei pregiudizi e delle politiche che oggi danneggiano la realtà rurale; il valore del patrimonio rurale costitutivo di saperi, elementi materiali, biodiversità, paesaggi;

I terreni privilegiati della difesa della realtà rurale

tutelare: la sicurezza dei residenti e dei frequentatori degli spazi agrosilvopastorali a fronte della proliferazione incontrollata della fauna selvatica e, in particolare, dei grandi predatori; tutelare il paesaggio e l’ambiente rurale da iniziative speculative, dalle arbitrarie destinazioni ad usi incongrui di superfici e strutture finalizzate alle attività agrosilvopastorali, dalle iniziative effimere e dispendiose intraprese sull’onda della suggestione di mode transitorie; il patrimonio dell’edilizia storica rurale mediante l’adozione di provvedimenti legislativi, la concessione di contributi, l’esenzione dalla tassazione sugli immobili contrastando al tempo stesso la gentrificazione di borghi e nuclei rurali; gli interessi economici e giuridici di gruppi e singoli cittadini mediante gli strumenti della costituzione di parte civile nel processo penale, e della costituzione nel processo civile e amministrativo, della trattativa, nonché alle azioni e ai ricorsi in sede amministrativa e giurisdizionale, al fine di eliminare abusi, atti vessatori e discriminatori, speculazioni ed ogni altro atto e comportamento lesivo degli interessi rurali, di ottenere forme riparatorie idonee a correggere ed eliminare gli effetti dannosi derivanti dagli atti e comportamenti lesivi degli interessi rurali.

Sul piano politico

rappresentare gli interessi rurali presso le istituzioni pubbliche ai fini dell’adozione di una effettiva politica rurale che fornisca riferimento all’azione legislativa e amministrativa e ne prevenga gli impatti negativi sulla realtà rurale; promuovere la mobilitazione degli attori del mondo rurale attraverso le forme della e ogni altra azione utile ad affermare gli interessi rurali; istituire osservatori per rilevare le conseguenze delle politiche che minacciano l’ambiente e la vita rurali: mancato controllo della fauna selvatica, rewilding, burocratizzazione, imposizioni vincolistiche nell’ambito della gestione delle aree protette;

Iniziative a favore dei soci e di immediata efficacia

fornire: servizi di consulenza generale su aspetti legati alla lesione di diritti individuali e collettivi nonché indicazioni utili alla intrapresa di azioni legali e amministrative;

istituire premi e borse di studio;

alleviare situazioni di disagio e fragilità al fine di superare difficoltà temporanee riguardanti gruppi, singoli cittadini, aziende (raccolte fondi per finalità specifiche, reperimento di mano d’opera sostitutiva, servizi di consulenza);

realizzare eventi pubblici a carattere informativo, culturale, ricreativo, prodotti editoriali e iniziative di comunicazione;

gestire attività di ufficio stampa, inoltrare comunicati stampa e per tutelare in ambito mediatico gli interessi rurali mediante richieste di rettifica;

Per unirsi a noi

L’associazione è strutturata sulla base di Comitati regionali che si gestiscono e si rapportano all’associazione nazionale in modo democratico. I soci possono collaborare all’attività dell’associazione anche aggregandosi in gruppi di interessi trasversali alle regioni e in commissioni di lavoro. Il tesseramento è in fase di lancio.