(29/12/2025) In Olanda nell’area nei pressi di Utrecht dove un lupo ha attaccato più volte delle persone (compresi due bambini) e dove, finalmente, è stato legalmente sparato ai primi di dicembre, la tensione tra animalisti pro lupo e residenti rurali e allevatori anti lupo è forte. Ieri è scoppiata in incidenti nel villaggio di Renswoude. La polizia ha dovuto separare i manifestanti animalisti dai contro-manifestanti e scortare gli animalisti per evitare il peggio. Chiediamo ai politici ignavi italiani se si rendono conto che in Italia il problema è infinitamente più serio e se intendono continuare a tenere la testa sotto la sabbia.

I grandi predatori innescano conflitti sociali fortissimi. In Italia la politica ignava, per non dire vigliacca, conta sulla scarsa capacità di organizzazione e di reazione del mondo rurale. E’ invece impaurita al massimo, dalle lobby animal-ambientaliste che sono sostenute dai poteri forti liberal-finanziari e quindi dai media e degli apparati burocratici.

Al solo pensiero di dimostrazioni animaliste sotto i palazzi delle regioni se la fanno sotto, convinti che in Italia agricoli e rurali non abbiano la tempra dei colleghi francesi. Ma la tensione aumenta (basta vedere Rimini dove si fronteggiano comitati di quartiere e l’associazione di estrema sinistra Rimini in comune che ha abbracciato la causa dei lupi. In Olanda la gente di un paese è scesa in piazza contro la manifestazione di protesta per il lupo abbattuto dalle autorità in quanto pericoloso e il giorno prima degli incidenti tra animalisti e abitanti c’era stata una manifestazione anti lupi in un paese vicino.

Il “funerale” farsa del lupo GW3237m , ucciso a colpi d’arma da fuoco ai primi di dicembre dopo essere stato protagonista di diversi attacchi alle persone (tra le quali due bambini di 5 e 6 anni), ha provocato disordini nel villaggio Renswoude nel distretto di Utrecht domenica pomeriggio (ieri). Gli animal-ambientalisti hanno inscenato un corteo dal Municipio all’Ufficio della fauna selvatica con tanto di croce bianca Sostenitori e oppositori del lupo si sono scontrati, costringendo la polizia a intervenire. I manifestanti del Faunabescherming (Protezione della Fauna Selvatica) e di Animal Rebellion sono stati infine allontanati dagli agenti. Non sono stati effettuati arresti. Gli animalisti hanno dovuto essere però scortati dalla polizia per sottrarli all’ira degli abitanti. Dopo averli provocati hanno fatto le vittime sostenendo di aver ricevuto dei pugni. Hanno anche lamentato di essere stati oggetto di un tentativo di investimento da parte di un automobilista quando è chiaro dal video dei disordini che avevano bloccato la macchina impedendo a un abitante di accedere alla propria abitazione.


Gli incidenti di Renswoude non rappresentano un caso isolato. Nel week-end appena trascorso, sabato, gli allevatori di Barneveld hanno manifestato contro la presenza dei lupi nella regione. La protesta è stata organizzata da Geen Wolf, Actiegroep Wolf Weg (Gruppo d’azione contro i lupi) e LTO (Federazione olandese dell’agricoltura e dell’orticoltura). La protesta si è svolta pacificamente e senza incidenti. La contrapposizione tra animal-ambientalisti e oppositori del lupo sta diventando sempre più evidente nella regione. Il malcontento sta crescendo, in particolare tra gli allevatori e gli abitanti delle zone rurali. Nella provincia di Utrecht il lupo . L’animale è stato coinvolto in diversi incidenti con le persone. Nel maggio 2025, una donna è stata morsa due volte a una gamba mentre passeggiava nel parco di Den Treek, nell’Utrechtse Heuvelrug. Pochi mesi dopo, a luglio, lo stesso lupo ha morso un bambino di sei anni vicino alla Piramide di Austerlitz a Woudenberg. Nell’agosto 2024 era stata attaccata una bambina di 5 anni in gita scolastica nel parco.

Nonostante il primo attacco, l’ordinanza di cattura del lupo, identificato mediante analisi del Dna, era stata bloccata da un ricorso amministrativo degli animalisti. Questa gentaglia, che ora protesta per l’abbattimento del loro lupo pericoloso avrebbe potuto provocare la morte del bambino lo scoro luglio. La madre, infatti, era rimasta impietrita senza reagire e la belva stava per portarsi la preda nel folto della foresta. Per fortuna, due adulti che percorrevano la stessa strada forestale, sono intervenuti con dei bastoni facendo desistere il lupo e inducendolo a mollare la presa (aveva la piccola vittima tra le fauci).

Questi eventi hanno comprensibilmente causato grande preoccupazione tra residenti e genitori. In luoghi come Barneveld, le famiglie hanno riferito che i bambini avevano paura a recarsi a scuola in bicicletta da soli, soprattutto al buio. Alla fine, si è deciso di abbattere il lupo. Nell’area boscosa dallo scorso anno si raccomanda di non uscire dai sentieri, di tenere i cani al guinzaglio, di tenere sotto controllo i bambini e di non procedere da soli.
Il partito dei contadini olandesi BBB chiede l’abbattimento di tutti i lupi ritenendo che l’Olanda sia un paese piccolo e fortemente antropizzato dove i lupi non ci devono stare. Ma gli animalisti sono fanaticamente determinati a proteggere i loro idoli. Se la politica italiana fosse meno opportunista si renderebbe conto che insistere, anche con il declassamento, a proteggere il lupo come prima è una politica miope e pericolosa. Assecondare gli animalisti non fa che alzare l’asticella delle loro pretese e della loro prepotenza. La pentola della rabbia popolare rurale, intanto, vede la pressione salire.


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